Nel multiforme universo creativo di Pier Paolo Pasolini la Grecia è una presenza ossessiva, dalle prime traduzioni giovanili fino all’opera summa rimasta incompiuta, Petrolio. Il mito antico era infatti una potente metafora di quella civiltà contadina magica e sacrale che è stata da sempre il suo vero oggetto d’amore. Riproposto in una nuova versione aggiornata e rivista, il saggio affronta le tre grandi tragedie greche che hanno affascinato Pasolini, dando vita a diverse opere teatrali e cinematografiche: l’Orestea, rivissuta come utopia politica di una sintesi fra cultura arcaica e cultura moderna; l’Edipo re, reinterpretato alla luce della psicoanalisi e del proprio vissuto, e infine Medea, riletta in chiave antropologica, come punto di arrivo di una sfiducia crescente nei poteri del logos occidentale.
Massimo Fusillo insegna Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università degli Studi dell’Aquila, dove è anche coordinatore del dottorato di ricerca in Letterature, arti, media. I suoi principali lavori sono: Il romanzo greco: polifonia ed eros (Marsilio, 1989; Seuil, 1991); L’altro e lo stesso. Teoria e storia del doppio (1998, nuova edizione Mucchi, 2012); Il dio ibrido. Dioniso e le Baccanti nel Novecento (Il Mulino, 2006); Estetica della letteratura (Il Mulino, 2009; trad. sp. Machado, 2012; trad. ottomana Dost itb, 2012); Feticci. Letteratura, cinema, arti visive (Il Mulino, 2012; trad. fr. Champion, 2014; trad. ingl. Bloomsbury, 2017); Eroi dell’amore (Il Mulino, 2021).
Scritto da: Massimo Fusillo
Titolo: La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema
Edito da: Carocci
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 264
ISBN: 9788829012237