Nel 1972, entusiasmato dalle riflessioni “anti-edipiche” di Deleuze e Guattari, il giovane filosofo Guy Hocquenghem scrive Le désir homosexuel. Evitando di ricorrere alla biologia o di risalire a presunte cause traumatiche dell’omosessualità, l’autore riconduce la genesi dell’odio antiomosessuale ad apparati ideologici quali il sistema giuridico e poliziesco, i mass media, la medicina e la psicanalisi. Proprio Freud svela e insieme nasconde una verità più profonda sul desiderio omosessuale: il desiderio “eteroclito”, deviante – vero protagonista di questo libro queer ante litteram – sfugge a ogni categorizzazione e, in questa resistenza, assume un potenziale politico dirompente. A cinquant’anni dalla nascita dei movimenti GLBTQ, la sfida che l’autore ci pone rimane urgente: cercheremo casa in un’economia estrattiva delle identità e della proprietà? Oppure distruggeremo attaccamenti e gerarchie, aprendo la strada a forme più circolari del vivere in comune? Questo libro, tradotto in diverse lingue (in italiano già nel 1973), rimane ancora oggi un classico mondiale della critica omosessuale.
Guy Hocquenghem (1946-1988) è stato un filosofo e militante del movimento omosessuale rivoluzionario francese (Front Homosexuel d’Action Révolutionnaire, FAHR). Ha tenuto corsi presso l’Université Paris 8 Vincennes-Saint-Denis e ha collaborato per diversi anni con il quotidiano “Libération”. È stato autore di numerosi romanzi e saggi. In italiano ricordiamo: Co-ire. Album sistematico dell’infanzia (con René Schérer, 1979, 2022).
Titolo: Il desiderio omosessuale
Scritto da: Guy Hocquenghem
Titolo originale: Le désir homosexuel
A cura di: Cristian Lo Iacono
Prefazione di: René Schérer
Edito da: Mimesis
Anno: 2022
Pagine: 174
ISBN: 9788857579207