Il romanzo racconta la vita di Guy, un bellissimo diciassettenne francese che all’inizio degli anni settanta si trasferisce dalla città industriale di Clermont-Ferrand a Parigi per intraprendere la carriera di modello, sotto la guida del suo fidato manager Pierre-Georges.
Nella capitale francese trascorre dieci anni, segnati dal successo nel mondo della moda e dagli incontri con la buona società parigina, ma su proposta dell’agente, che intravede nel continente americano il territorio più fertile e redditizio dove imporre la bellezza del suo protégé, Guy si trasferisce a New York, dove è di fatto ambientato il romanzo, in un’epoca vivace e ricca, a cavallo tra gli anni settanta (la disco music, la liberazione sessuale, il movimento gay) e l’inizio degli anni ottanta (l’era reaganiana, l’esplosione dei top model, e infine, il dramma dell’Aids).
“La prosa di White ha la forza di una raffica di schiaffi in viso, è carica di energia.”
The New York Times
“Il nostro caro ragazzo è istruttivo, sapiente e spassoso.”
The New York Review of Books
Il trasferimento negli Stati Uniti impone a Guy di affrontare una nuova vita da “straniero” in un paese che spesso trova sciatto e barbaro, anche se il confronto con il vecchio continente non è sempre a vantaggio di quest’ultimo. Ma non è solo la questione della propria “estraneità” al contesto a occupare la vita di Guy, bensì la preoccupazione che la propria bellezza svanisca.
“Con Il nostro caro ragazzo Edmund White è all’apice della sua arte.”
New York Journal of Books
Guy, infatti, nonostante il trascorrere degli anni, come un Dorian Gray contemporaneo, sembra non invecchiare mai. A trent’anni suonati continua a spacciarsi per un ventenne, e la sua giovinezza a New York è ormai, per usare le parole di White, un “articolo di fede”. Ammirato da tutti, desiderato da uomini e donne, Guy vive un’esistenza da fiaba (lontana dalla povertà, dalla malattia, dalla deformità), in una sorta di sospensione, che però verrà interrotta da quattro diversi incontri, che avranno il pregio di imporgli scelte e impegno: il barone Édouard, un miliardario belga dedito alle pratiche sadomasochistiche; Fred, un produttore cinematografico, che a sessantacinque anni, sposato e con figli, vorrebbe diventare un gay giovane e attraente; Andrés, uno studente colombiano di Storia dell’arte, che si innamora follemente di Guy; infine, Kevin, un diciannovenne del Minnesota, di cui Guy diventerà l’amante/mentore.
UNA RICOGNIZIONE SUL SENSO DELLA BELLEZZA E DEL DESIDERIO TRA PARIGI E NEW YORK A CAVALLO TRA GLI ANNI SETTANTA E OTTANTA
“Edmund White continua a raccontare, con una comprensione e un’empatia impareggiabili, i territori in cui la vita gay è particolare, unica, e allo stesso tempo prossima alla condizione umana universale. Ti ringrazio, caro Edmund, di ricordarci con tenacia quel che ci rende diversi, e di ricordarci allo stesso tempo che nessuno di noi è autenticamente diverso, almeno non nell’io più profondo.”
Michael Cunningham
Edmund White (1940), romanziere, commediografo e critico letterario, ha conseguito un enorme successo di pubblico e critica con la tetralogia di ispirazione autobiografica: Un giovane americano (1982), La bella stanza è vuota (1988), La sinfonia dell’addio (1997) e L’uomo sposato (2000).
1994 Vince il National Book Critics Circle Award
1999 Membro dell’American Academy of Arts and Sciences
2010 Vince il premio Mondello per la letteratura straniera
“Edmund White è lo scrittore americano contemporaneo che rileggo più di qualunque altro.”
John Irving“Edmund White è un grandissimo scrittore.”
Joyce Carol Oates
Edmund White, Il nostro caro ragazzo [Our Young Man], trad. it. di Martino Adani, Playground 2016, pp. 304, ISBN: 9788899452087
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