Beatrice è una veggente. Antonello, suo figlio, l’accudisce da anni in clinica. Lui trascorre le giornate aiutandola a ricordare. Lo fa a modo suo. Si improvvisa attore, organizza scenette, le rammenta le riunioni con le amiche a leggere i tarocchi, gli spettacoli alla tv in bianco e nero, le vacanze insieme, gli amori, le delusioni. Gabriele, il neurologo, segue questo caso. Si innamora di Antonello, ma è un’attrazione frenata dal suo ruolo di medico. Vede in Antonello una via di fuga. Lui però non lo incoraggia. Antonello si confida con la cugina Silvia. Lei è molto unita a lui e alla zia, che le ha promesso di trasmetterle i poteri da veggente. In una realtà precaria, come quella della clinica degli smemorati, Antonello decide di svelarsi: vuole mostrare alla madre chi è realmente. Forse non sarebbe necessario: lei è una veggente. Ma suo figlio è convinto che esistano lati nascosti della personalità, irraggiungibili persino a chi è dotato di poteri soprannaturali.
Andrea Mauri vive a Roma. Dal 1995 lavora in Rai. Ha pubblicato Mickeymouse03 e L’ebreo venuto dalla nebbia. Scrive su riviste letterarie e blog. Vincitore del premio nazionale Autori Italiani 2017, una menzione di merito al premio Gustavo Pece 2017 e finalista al premio Quasimodo 2017.
Andrea Mauri, Due secondi di troppo, Il Seme Bianco 2018, pp. 126, ISBN: 9788833610047
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