Titolo: Maurice
Scritto da: E.M. Forster
Titolo originale: Maurice
Tradotto da: Stefano Tummolini
Edito da: Mondadori
Anno: 2025
Pagine: 312
ISBN: 9788804792611
Maurice Hall è un giovane attraente, non brillantissimo e un po’ snob, esasperato dalla perfetta normalità borghese che lo circonda. Nell’ambiente sofisticato di Cambridge ha conosciuto l’aristocratico Clive Durham: colto, intelligente, di incrollabili principi, che lo ha iniziato all’omosessualità, vissuta però in totale astinenza platonica, come «sublimazione morale e culturale».
Invece Maurice – scrive Tommaso Giartosio – «pensa l’omosessualità come dato di Natura. Gli interessa il corpo, l’amore anche nella sua dimensione carnale». Quando Clive sceglie la rispettabilità del matrimonio, l’idillio finisce. Ma proprio a casa di Clive, Maurice conosce Alec Scudder, il guardacaccia che sarà il grande, travolgente amore della sua vita.
Scritto fra il 1913 e il ’14 ma rimasto inedito per volontà dell’autore fino alla sua morte, Maurice è uno dei primi romanzi a dar voce all’esperienza omosessuale, in un’epoca e in un contesto in cui era considerata reato. Ma il romanzo va ben oltre l’intento dimostrativo. È una narrazione raffinata e coinvolgente, una condanna della repressiva società vittoriana, ma soprattutto è il racconto della scoperta di sé e una storia d’amore indimenticabile e universale: «Tutto Maurice costituisce un drammatico, appassionato cenno rivolto al futuro» commenta ancora Giartosio.
«Il libro è un bacio al lettore. Una carezza. Uno schiaffo, anche.» «Un lieto fine era imprescindibile» scrisse infatti Forster nel 1960, «in caso contrario, non mi sarei neanche messo a scrivere. Avevo deciso che, almeno nella finzione, due uomini dovevano amarsi e restare innamorati per l’eternità, l’eternità che la finzione consente: in questo senso, Maurice e Alec vagano tra i boschi ancora oggi».
E. M. Forster (Londra 1879 – Coventry 1970), scrittore di raffinata cultura, membro del gruppo di Bloomsbury, studiò a Cambridge e viaggiò a lungo in Europa, India, Egitto. Oltre a numerosi racconti e a saggi letterari, scrisse i romanzi Monteriano (1905), Il viaggio più lungo (1907), Camera con vista (1908), Casa Howard (1910), Passaggio in India (1924) e Maurice (postumo, 1971), che ebbero grande notorietà anche grazie alle loro trasposizioni cinematografiche.
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