Tommaso e Nicole Ciabatti sono fratelli e complici. Vivono in una bella casa dentro la quale, però, il padre è fuggito e la madre è impazzita. Tommaso e Nicole studiano e si curano dei genitori, responsabili e precisi come talvolta sono i bambini. Certo, vedono cose che gli altri non vedono, e si innamorano di persone che altri non guardano e di libri che altri non leggono, barattando la realtà con le storie, come rondini per formiche, si affacciano alle finestre aperte su una Roma seducente e leggono i giornali a voce alta per incorniciare le loro vicende familiari con lo spazio e il tempo di tutti. Come i ragazzi di Prévert, anche quelli di Giorgio Ghiotti, “si baciano in piedi e non ci sono per nessuno” ma non sempre hanno un letto dove stendersi e stare abbracciati. Al suo esordio nel romanzo, Ghiotti con un tono sognante e visionario e una lingua possente, racconta i disastri e gli amori dei ragazzi che, seduti su un motorino, corrono per viali e vicoli fino a diventare grandi.
Giorgio Ghiotti è nato nel 1994 a Roma, dove studia Lettere presso l’Università “La Sapienza”. Ha esordito nella narrativa con la raccolta Dio giocava a pallone (nottetempo, 2013) e nella poesia con Estinzione dell’uomo bambino (Perrone, 2015). Ha inoltre pubblicato una raccolta di interviste a grandi scrittrici e poetesse italiane in Mesdemoiselles. Le nuove signore della scrittura (Perrone, 2016). Collabora con Nuovi Argomenti, Nazione Indiana, Orlando Esplorazioni. Scrive sulle pagine culturali dell’Unità.
Giorgio Ghiotti, Rondini per formiche, Nottetempo 2016, pp. 148, ISBN: 9788874526017