L’irrequietezza irrazionale, le requisitorie, la ribellione, l’amore immaginifico e contraddittorio, l’esaltazione della disperazione e della speranza, il riconoscimento del proprio peccato e della propria redenzione. Come osserva Agostino Raff, «di divino è permeata ogni parola che Gregorini trasceglie dal suo conscio e dal suo inconscio: ciò è avvertito anche dal lettore smaliziato, destinato ad arrendersi a questo magazzino verbale abbagliante, capace di associazioni improvvise di toni lontani, com’è nella musica migliore». Sigillo di spine ne raccoglie l’intera produzione poetica, con aggiunta di inediti, ponendosi come summa nella quale il lettore può scorgere i riflessi della lascivia sentimentale e della volontà di una purificazione continuamente frustrata dalla concorrente volontà di perdizione.
Maurizio Gregorini (Roma, 1962) è autore di poesie, racconti romanzi, saggi. Parte della sua produzione poetica è in Vortici. Poesie per l’altro amore (2002), per il quale ha vinto il “Premio Personalità Europea”. Tra i suoi libri ricordiamo il romanzo Neve e Sangue (2007) e L’odore del Nulla o l’eresia del Cristo scomposto (2011). Per Castelvecchi ha pubblicato Il male di Dario Bellezza (2016).
Maurizio Gregorini, Sigillo di spine, Castelvecchi 2017, pp. 432, ISBN: 9788832821611