La messa in scena della Traviata Norma a Milano nel 1976 apre la breve stagione del “teatro gay” in Italia. Dieci anni dopo, con Fascistissima del KGB&B al Cassero di Bologna, si chiude il periodo del teatro omosessuale militante: le tematiche elaborate in quegli anni, così come gli stili e i codici scenici consolidati nell’ambito culturale LGBT, continueranno a esercitare la loro influenza negli anni a venire, non solo a teatro ma anche nel cinema e nei media. Questo volume raccoglie otto testi che formano una sorta di “canone” del teatro omosessuale in Italia e aggiunge due importanti testimonianze coeve, apparse sulla rivista «Scena», che restituiscono il clima culturale nel quale nacquero quelle opere. L’inquadramento storico è agevolato da brevi schede che precedono ogni testo e da una larga introduzione che descrive lo sviluppo della tematica omosessuale negli anni precedenti, focalizzando l’attenzione su quattro importanti lavori: La governante, Anima Nera, L’Arialda, Persone naturali e strafottenti.
Antonio Pizzo è Professore di Teatro e Multimedia e Drammaturgia Procedurale al DAMS dell’Università di Torino. Ha diretto il Master di Scrittura per prodotti audiovisivi del Virtual Reality & Multi Media Park di Torino e codirige il progetto Officine Sintetiche (www.officinesintetiche.it). Ha scritto Materiali e macchine nel mondo di Remondi e Caporossi, Napoli, IUO, 1992; Il giardino dei ciliegi di Cechov per Peter Brook, Pisa, ETS, 2004; Scarpetta e Sciosciammocca. Nascita di un buffo, Roma, Bulzoni, 2009.
Antonio Pizzo, Il teatro gay in Italia. Testi e documenti, Accademia University Press 2019, pp. 272, ISBN: 9788831978484
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