LGBTQIA+ è una sigla che contiene tanti significati, uno strumento di rappresentazione per le soggettività che non si riconoscono nella norma eterocissessuale, secondo la quale tutte le persone dovrebbero essere eterosessuali e riconoscersi nel genere assegnato alla nascita. Spesso si obietta che questa sigla non è chiara, che c’è un controsenso tra il pretendere una libertà e utilizzare delle lettere che sembrano creare delle categorie. Ma le lettere che compongono questa sigla rappresentano una possibilità di rappresentazione e autodeterminazione, oltre che di creazione di diverse comunità. La sigla non raccoglie una singola comunità, con regole e dettami univoci, ma richiama un universo di possibilità. Questo libro, utilizzando una forma frammentaria che raccoglie eventi storici, citazioni, racconti di pratiche ed esperienze collettive, cerca di comunicare che cosa questa sigla vuole significare davvero e come è nata la necessità di riconoscersi in essa. Qui dentro non troverete categorizzazioni o norme, ma prima di tutto il tentativo di mantenere una complessità che rappresenta le persone, e che non vuole essere ridotta né annullata.
Antonia Caruso è attivista trans/femminista, editorialista ed editrice. Ha studiato cinema, fotografia e semiotica tra Roma e Bologna, dove vive. Si occupa di comunicazione, formazione ed editoria e di politica trans. Ha scritto per Jacobin Italia, Dinamopress, The Vision, La Falla, DWF, Frute. Ha pubblicato racconti con Feltrinelli (nell’antologia a fumetti Sporchi e Subito), Golena, Fortepressa. Ha curato l’antologia Queer Gaze per Asterisco Edizioni. È fondatrice di Edizioni Minoritarie.
Scritto da: Antonia Caruso
Titolo: LGBTQIA+ Mantenere la complessità
Edito da: Eris edizioni
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 64
ISBN: 9791280495334