Franco Buffoni, poeta lombardo che vive a Roma da oltre vent’anni, riflette in questo nuovo libro sulle radici, anche geografiche, della sua ispirazione: dalla Lombardia dei ricordi e dei continui ritorni, alla Roma della Storia e delle storie. E disegna un ideale skyline di guglie e di cupole ripercorrendo i fondamenti della propria formazione letteraria, che va da Sereni a Giudici, da Erba a Raboni, da Bertolucci a Risi, a Zanzotto. Un «viaggio in Italia», si potrebbe dire La linea del cielo, compiuto anche nella forma del tributo implicito, mai esibito, ai grandi autori della poesia italiana. «Se le mie moralità e i miei ideali si trovano maggiormente a loro agio nella linea appenninica», sottolinea Buffoni pensando a Saba, Penna e Pasolini, «i miei sistemi tecnici e le mie norme operative rimangono saldamente legate a quella faccenda di laghi e di discorsi in un gran parco verdissimo che è la poesia in re, prosciugata e scabra, dei miei maestri lombardi».
Franco Buffoni (Gallarate 1948) vive a Roma. Narratore, saggista, curatore dei «Quaderni di Poesia Italiana Contemporanea», dirige il semestrale «Testo a fronte». Dopo l’Oscar Mondadori Poesie 1975-2012, che raccoglie la sua opera poetica fino a quella data, ha pubblicato Jucci (Premio Viareggio 2015), O Germania e Avrei fatto la fine di Turing.
Franco Buffoni, La linea del cielo, Garzanti 2018, pp. 197, ISBN: 9788811601968
Pingback: [Da una tana di scoiattolo][Franco Buffoni] | Queerographies
Pingback: [Maestri e amici][Franco Buffoni] | Queerographies
Pingback: [Silvia è un anagramma][Franco Buffoni] | Queerographies
Pingback: [Gli strumenti della poesia][Franco Buffoni] | Queerographies
Pingback: [Betelgeuse e altre poesie scientifiche][Franco Buffoni] | Queerographies
Pingback: [Vite negate][Franco Buffoni] | Queerographies
Pingback: [Sul dialogo tra critica e poetica][Franco Buffoni] | Queerographies