È un percorso in due tappe. La prima genealogica, dedicata al padre, un ufficiale di marina ormai scomparso ma presenza continua e pressante anche da morto; un rapporto fatto di vuoti da colmare, di ricordi, di sogni soprattutto, e di eros. Le poesie della seconda parte costituiscono un romanzo di formazione e d’amore. Riannodando i fili di viaggi giovanili, di paure e desideri di quell’età di passaggio, l’autore sperimenta stili e scritture per costruirsi un’identità di uomo e di poeta. Ma l’amore arriva con la maturità, la fa esplodere in tutti i sensi, ne mette in crisi gli equilibri faticosamente raggiunti. Le due parti si integrano perfettamente anche grazie a un poemetto-cerniera, in eccentrici endecasillabi («riciclo | creativo costellato di licenza»): La stellina. Sviluppato sulla metafora del titolo, metafora vorticosamente cangiante, incastona la biografia del padre nella cornice di un video porno. Alla ricerca di un incantesimo che trattenga la vita fra legge ed eccezione, fra durata e istante.
Tutti i segreti morti con te non sono mai vissuti. Sapevi tenerli. Non li sapevi. Nessuno mai ha sospettato che tu potessi tradirli: neanche tu. Solo questi segreti si tramandano tra le righe di un testamento impugnato. Fidati di me. Non ti tradirò mai abbastanza.
Tommaso Giartosio è nato a Roma nel 1963. Fa parte della redazione di «Nuovi Argomenti» ed è uno dei conduttori di Fahrenheit su Radio 3. Ha pubblicato saggi e racconti. Questo è il suo primo libro di poesia.
Tommaso Giartosio, Come sarei felice. Storia con padre, Einaudi 2019, pp. 144, ISBN: 9788806233723
Pingback: [La città e l’isola][Tommaso Giartosio][Gianfranco Goretti] | Queerographies