Composti tra il 1987 e il 1990, i suoi otto capitoli risultano uniti da un fortissimo sentimento del paesaggio emotivo. Nella nota finale, Buffoni ricostruisce il disegno del libro nei termini di un transito dall’infanzia alla maturità. Non c’è dubbio però che in tutte queste pagine resti immutata l’energia racchiusa in pochi spazi privilegiati: il cinema, ad esempio, luogo di un eros sofferto e trepido, o la clinica, teatro mentale di un intervento chirurgico. E ancora, la stanzetta della governante, regno di una solitudine sociale irrimediabile, oppure il parlatorio di un convento, che appare tanto nel terzo quanto nell’ultimo poemetto. In certo modo, nel segno di quest’ultima immagine si iscrive anzi l’intero volume, che può dunque essere letto come un commosso elogio del confine, di quella soglia su cui due mondi giungono a scambiarsi il dono della parola. – Valerio Magrelli
Franco Buffoni (Gallarate 1948) vive a Roma. Narratore, saggista, curatore dei «Quaderni di Poesia Italiana Contemporanea», dirige il semestrale «Testo a fronte». Dopo l’Oscar Mondadori Poesie 1975-2012, che raccoglie la sua opera poetica fino a quella data, ha pubblicato Jucci (Premio Viareggio 2015), O Germania e Avrei fatto la fine di Turing.
Franco Buffoni, Suora carmelitana e altri racconti in versi, Guanda 2019, pp. 128, ISBN: 9788823522589
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